domenica 13 marzo 2011

IL BALLO DELLE DEBUTTANTI (SENZA RUBY RUBACUORI)

Una donna single parla di milioni di cose. Una donna fidanzata parla di centinaia di cose. Una donna che ha avuto dei figli parla di decine di cose. Ma una donna che ha appena partorito, o l'ha fatta negli ultimi mesi, parla SOLO di una cosa: IL SUO PARTO. E non risparmia niente, dai dettagli più splatter a quelli più inquietanti. Anzi, con quella venuzza accesa sotto l'occhio, gode a spiegarti come lei sia sopravvissuta sottintendendo un "chissà a te come andrà, bella mia...". Ieri sera, al ristorante, una perfetta sconosciuta con abbondante nonchalance ha trattenuto la sottoscritta narrando di come lei sia stata ricucita "dal fondoschiena alle gengive" dopo 27 ore di travaglio e un cesareo d'urgenza. Trepidante come una fanciullina con carnet de bal al suo primo ballo, mi appresto ad essere emotivamente sverginata e tramortita dalla prima gioia della maternità. Poi passerò il resto dei miei giorni a rovinare la cena alla donna incinta del tavolo accanto. Sotto a chi tocca.

Lettura consigliata: B. Craveri, "La civiltà della conversazione", Adelphi.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ti auguro proprio il cesareo, doloroso e di difficile recupero, ma almeno il boschetto la sotto rimane intatto e non viene trasformato in Verdun...

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"Il paradosso è la cattiveria degli uomini che hanno troppo spirito". Émile Faguet
 

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