giovedì 17 marzo 2011

CHI??? IO INCINTA??? MA NO, NON SCHERZIAMO...

Se ce l'ha fatta lei, a "lavorare" col pancione...
Ho passato le ultime ore a cercare disperatamente lavoro. So che sono leggermente impedita, attualmente, e che lo sarò anche fra qualche settimana, dopo il parto. Ma pensavo che qualche collaborazioncina da casa non poteva certo far male alle casse della nostra sgangerata WannaBeFamily... A pensarci bene, ci hanno ricoverato in ospedale per i giorni della vestaglia il primo marzo. Il giorno precedente, 28 febbraio, io, E.&M. eravamo andati zitti zitti in missione speciale a Roma a fare l'esame da giornalista professionista. I due eroi del grembo se ne sono stati mansueti come non mai per tutta la durata dell'orale, forse impietriti da un'inquietante commissione di dieci giornalisti e magistrati pronti a farci culturalmente a pezzi. Neanche il tempo di festeggiare alla grande, che ci avevano già catapultato a Treviso dalla nonna, ficcato addosso la vestaglia rosa, le ciabatte e la flebo, amen. Niente bevutina con gli amici, ore piccole (le undici di sera, che ormai son già piccolissime, eh...), serate sfrenate. Va beh. Solo ora, tra letto e divano, possiamo cercare un po' di lavoro oltre che un po' di riposo. Ma cosa cercare, dannazione? Sono giornalista professionista, uau! Niente, nessuna risposta ai curriculum inviati. Neanche gli anni di pratica al manifesto e a radio popolare evidentemente sono valsi un granchè. Del resto, di certo non sono attualmente in grado di presenziare in alcuna redazione, quindi scartiamo il giornalismo televisivo (scusa, Emilio, so che mi volevi come nuova meteorina...). Passiamo agli incarichi freelance. Ma...ma....maccome!!! Tutti stage non retribuiti??? Disdetta! Potrei far leva sul fattore gravidanza? Tipo: "Dai fatemi lavorare da casa, anche se a letto riesco a scrivere, giuro! Guardate che cazzate scrivo sul blog!" No, non credo andrebbe, anzi. Tutte le ex-gravide che conosco, poi, mi hanno sconsigliato vivamente di citare anche solo di striscio lo stato di gravidanza. Clamoroso! Nel 2011? Impossibile! Per capirci, la mia amica C., promessa dei dottorati universitari, è stata silurata dopo aver avuto il primo figlio. Credete sia uno scherzo? Non è così. La maternità, ad oggi, è ancora ben lontana da essere un diritto. Come C. mi disse una volta, il segreto è fingere di non essere incinta. Non farsi beccare fino all'ultimo, temporeggiare, confessare solo sotto tortura. Pensavo esagerasse, ma mi accorgo che tutti i colleghi giornalisti ultimamente tendono a considerarmi fuori dai giochi. Sarà che lo sono davvero? Comincio a pormi l'amletico dubbio. Madre, o giornalista. Aut aut o paranoia da disoccupata? Fra qualche mese avremo le risposte.

Lettura consigliata: J. Sprenger e H. I. Kramer, "Il martello delle streghe. La sessualità femminile nel transfert degli inquisitori", Spirali ed.

0 commenti:

Posta un commento

Powered by Blogger.

Quotes

"Il paradosso è la cattiveria degli uomini che hanno troppo spirito". Émile Faguet
 

Il paradosso dei gemelli | Creative Commons Attribution- Noncommercial License | Dandy Dandilion Designed by Simply Fabulous Blogger Templates