Ok, alla soglia del quarto mese ci provo. per riprendere a scrivere, volevo partire dall'inizio. dal nuovo inizio. insomma, dal parto. penso che quello passato sinora sia un tempo di elaborazione sufficiente per non sembrare una psicotica che scrive amenità illeggibili su un blog semi-abbandonato. quindi cercherò di indorare la pillola, nella tragica eventualità che qualche donna incinta capiti da queste parti e scopra di non poter più tornare indietro dall'evento più sconvolgente, tragico, doloroso, meraviglioso della sua vita. comunque, e fin qui non ci piove, partorire è una pazziaaaaa!!! (nooo, scherzavo, lettrice incinta, figurati! è una passeggiata!)... la prossima volta (COSA??QUALE??) prima mettetemi in coma farmacologico, poi estraete il//la/i bambino/a/i e svegliatemi dopo 3 giorni.
fatto sta che il fatidico 20 aprile me ne sono andata tutta sgargiante in ospedale ad aspettare il lieto evento, felice di non dovermi più portare appresso quei 26 chili che avevo messo su (ops..). me ne andavo lieta come stessi andando a scartare i regali la mattina di natale: della serie, andò per scartare, e venne scartata. dato che E&M, avendoci visto giusto, non volevano saperne di uscire, mi hanno praticato la fatidica "induzione". cara lettrice incinta, ti risparmio le spasmodiche descrizioni di 15 spasmodiche ore di contrazioni (spasmodiche) senza travaglio. ma noooo, cosa ti viene in mente, non faa maleeee..e poi..... I DOLORI DEL PARTO TE LI DIMENTICHI SUBITO (?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!!!)
facciamola breve: a mezzanotte spediscono a casa parenti e compagnia, e spediscono a letto me perchè da troppe ore non succede una mazza. io filo in branda con le mie contrazioncine non prima di aver vivamente protestato perchè a digiuno dalla mattina precedente (e non sia mai!). strappo il permesso del medico di mangiare un paio di fette biscottate con un tè caldo - "tanto fino a domattina di certo non succede niente!" - ed ecco quindi che mi strafoco le due misere fette che compongono la dose ospedaliera, e anche i 3 pacchetti che avevo nascosto per eventuali emergenze. tutta tronfia della mia abbuffata finale vado a letto, spengo la luce, e dopo 2 nanosecondi (mentre ancora sto autoconvincendomi "nonfamalenonfamalenonfamale"), un sordo rumore e una sensazione tipo "sono in terza elementare è ricreazione e oddio me la sono fatta addosso, perchè ho indugiato a giocare in giardino e non sono andata in bagno, mò cosa gli dico alla maestra!" si impossessa di me. dicesi rottura delle acque, inizia la festa. richiamo indietro fidanzato e mamma, e mi aggiro a piedi per il reparto cercando un'ostetrica o chi per essa. trovo tre qualcosa -ostetriche, medici, infermieri, spazzini, è uguale ma qualcuno faccia qualcosa, aiutoooo- intenti a girarsi i pollici e impegnati nelle seguenti attività:
1-solitario al pc
2-stare in equilibrio su una sedia a rotelle tipo "scrubs"
3-chiacchierare sonnolentemente
sguardi d'odio nella mia direzione. giustamente. solidarizzo, ci mancava la partoriente gemellare naturale dell'una di notte. come quelle che entrano "a dare un'occhiata" nel tuo negozio a 5 minuti dalla chiusura e le faresti mangiare tutto il reparto cosmetici per punizione. niente, mi odiano anche se sorrido. mi fanno sdraiare su un lettino. vabbeh. fin qui, tutto bene.
poi, tipo illuminazione sulla via di damasco, arriva il disastro. un'onda anomala, travolgente, un dolore viscerale ma che ve lo dico a fà tanto solo una che l'ha provato lo capisce. ecco, signore e signori, LA CONTRAZIONE. vi risparmio i dettagli. vai tranquilla, lettrice incinta, sto scherzando solo per creare il climax (...). dal dolore - seriamente, dal dolore - tutte le fette biscottate incautamente trangugiate escono dalla bocca come fuochi d'artificio travolgendo di netto le due ostetriche che ho davanti e che usano persino la tendina del separè per fermare la fuoriuscita improvvisa (ecco, ora non mi odiano più, noooo... ora mi amano, mi faranno di certo l'epidurale, dopo questa).
sorvolo - sempre per il bene della nostra incauta lettrice incinta - sulle ore di agonia, il rumore, l'epidurale chiesta a denti stretti, il sudore, le quindici persone in sala parto, eccetera. fatto sta che partorire sembra davvero uno squartamento da film di quarta categoria. gira e rigira, per non tediarvi troppo, diciamo così: alle ore 3,43 è uscito E, alle 3,50 M. e da quel momento, nulla è più come prima... la prossima volta vi spiegherò cos'è successo dalle 3,51 del 21 aprile in poi: tutta un'altra storia!