venerdì 11 marzo 2011

EDUCAZIONE DI M.

Dove -M- non sta per la scurrile declinazione che state pensando, ma per il nome della mia futura figlia.
Insomma, ti preparano a paranoie e paragioie della maternità, ma nessuno ti insegna come educare un figlio. Oppure, anche peggio, una figlia. Di certo E. non correrà il rischio di voler passare i suoi giorni a sculettare in tv. Non perchè sia più intelligente o strutturato di M., ma per una banale, ovvia e ridondante cultura maschilista in cui cresceranno mio malgrado. Allora pensavo... Come arginare il disastro? Incidendo il più possibile nel primo periodo di vita dei microbi, ovvio! Plasmando le loro povere piccole menti inermi, creerò un mostro di femmismo e autodeterminazione!! M., tu sarai il risultato dei miei deliri di onnipotenza, hahahah!!! Scherzavo, poverina. Tanto ormai devi uscire e tua madre sarò io, quindi non hai scampo! E poi, a pensarci bene, qualcosa bisogna fare.
Cara M., questo è ciò che ti accadrà:
1- Ti saranno vietate le barbie, istigatrici di modelli SBAGLIATI di corpo (e personalità) femminile. Anche io da bambina ho dovuto rinunciarvi, non ti credere. In verità appena potevo fuggivo a casa della mia compagna Silvia Portantiolo che aveva 10 barbie, 4 ken e pure la casa con l'ascensore rosa, ma questo non te lo confesserò mai.
2- Il rosa non è bello, dannato paradigma di femminilità, anzi, a noi il rosa CI FA SCHIFO. Concordi? Si, per ora concordi.
3- Candy Candy o l'equivalente odierno non ci piace. Non ci piace la televisione tutta. E neanche quelle sfigate di Cenerentola e Biancaneve ci piacciono, che se non c'è il Principino a salvarle non combinano una mazza. Bocciate tutte.
4- I nostri modelli di vita saranno Simone Weil, Marie Curie e Janis Joplin. Ecco, magari cureremo il look un po' più di loro, giusto per non rimanere entrambe zitelle a vita, ma questo non lo ammetteremo mai.
5- Tuo fratello E. sarà costretto a osannare la nostra femminilità repressa ogni mattina recitando la litania: "Oh ti prego Ganesh, fammi fidanzare con una femminista bella e forte come la mamma e mia sorella, amen", mentre noi lo perdoneremo con un "E., ego te absolvo per essere maschio".
Che spasso, cara M., il nostro sarà un soviet bellissimo! Speriamo non arrivi tuo padre a rovinare tutto!

LETTURE CONSIGLIATE per approfondire la questione: "Dalla parte delle bambine" di Elena Gianini Belotti, 1973.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ehehehehhe, dura eh? noi e' un mese che siamo alle prese con gli stessi pensieri da quando Sophia ha fatto il suo ingresso in questo Bunga Bunga mondo un mese fa. ho due consigli, abbandona la TV in strada come ho fatto io un anno fa (e a Londra la giungla l'ha reclamata in 15 minuti) e emigra in un Paese Democratico con la P e la D maiusola (o almeno fai in modo che M riesca ad emigrare e a vivere in un paese dove in TV ci sono solo boring documentari e non bunga bunga tette e culi. Baci Alvise

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